La soluzione della crisi dell’impresa varia a seconda della situazione di partenza, che deve, pertanto, essere ben delineata nella parte introduttiva del piano, come raccomandato anche dai “Principi per la redazione dei piani di risanamento”, pubblicati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
La sezione iniziale del documento persegue la finalità di fornire una sintesi della descrizione del piano e dell’azienda. Sotto il primo profilo, è utile riepilogare una rappresentazione degli obiettivi, dei contenuti e delle principali azioni che si intendono porre in essere per la realizzazione del piano, unitamente ai principali risultati attesi: possono anche essere riassunti gli elementi che maggiormente caratterizzano il piano, rinviando ai paragrafi successivi la trattazione più dettagliata delle singole parti. In particolare, è opportuno indicare gli obiettivi – realistici e realizzabili, identificati e definiti in forma descrittiva – e i risultati quantitativi attesi: devono, inoltre, essere precisati i tempi necessari per l’esecuzione del piano, tenendo presente che durate eccedenti un orizzonte di medio-lungo termine (generalmente, da tre a cinque anni) pongono problemi di prevedibilità analitica.
La descrizione dell’azienda può essere sviluppata, al fine di agevolare la comprensione del documento di risanamento, mediante l’esposizione delle informazioni maggiormente significative dal punto di vista qualitativo – oltre a quelle generali (denominazione, sede, forma giuridica, assetto proprietario ed organi sociali) – quali, ad esempio:
- l’eventuale appartenenza ad un gruppo e i principali rapporti intercompany;
- la cronistoria degli eventi sociali degli ultimi anni, rilevanti ai fini del piano, compresi gli avvicendamenti intervenuti nella governance e le operazioni straordinarie;
- i principali dati economici, finanziari e patrimoniali storici;
- la struttura organizzativa (numero dei dipendenti ed evoluzione recente, collocazione geografica degli stabilimenti produttivi e delle eventuali sedi secondarie);
- la descrizione dell’attività – considerando i processi ed i prodotti attuali – e dei mercati di riferimento (analisi della concorrenza, principali clienti, fornitori e forze competitive), nonché l’indicazione degli eventuali marchi e diritti di privativa industriale critici utilizzati;
- le principali cause della crisi, con la distinzione, da un lato, dell’influenza delle dinamiche di settore e di scenario macro-economico e, dall’altro, di specifici comportamenti aziendali.