La Legge n. 122/2022 di conversione del D.L. n. 73/2022 ha modificato la disciplina dell’allerta IVA prevista dal D.Lgs. n. 14/2019, integrando i criteri quantitativi che obbligano l’Agenzia delle entrate alla comunicazione, in modo da considerare la rilevanza del debito scaduto e non versato rispetto al volume d’affari del contribuente, salvo che la passività inadempiuta sia già superiore ad euro 20.000. Sono stati, inoltre, rivisti il termine entro il quale tale creditore pubblico qualificato deve procedere e quello di decorrenza dell’obbligo. Sono, invece, rimaste invariate le disposizioni riguardanti l’allerta dell’INPS, dell’INAIL e dell’agente della riscossione, così come quella dell’organo di controllo delle società.